Recensione - L'universo accidentale

Il titolo del libro è “L’universo accidentale”, l’autore è Alan Lightman.


"L'universo accidentale" Sette riflessioni cosmologiche sul mondo che credevi di conoscere


Alan Lightman è un fisico, romanziere e saggista nato il 28 novembre 1948 a Memhis. Ha conseguito il dottorato in fisica nel 1974 ed ora insegna al MIT (Massachussetts Institute of Technology) di Cambridge.

«Lo stile di Lightman è deliziosamente leggibile; riesce a scrivere di fisica dei quanti e di tradizione religiosa con lo stesso garbo entusiasmo» The Boston Globe.

Analisi del libro

L’universo accidentale; sette riflessioni cosmologiche sul mondo che credevi di conoscere, traduzione di Paola Borgonovo. In questo libro c'è un uso molto sapiente della punteggiatura.

Ci sono delle formule di fisica che non disturbano minimamente una lettura puramente letteraria (della serie: se vuoi guardare le formule ecco ma, se ti spaventano, il concetto te lo spiegato bene anche a parole quindi amen).



Non si limita a fare delle citazioni perché, spesso, prende direttamente la parti di altri testi per esprimere il concetto chiave. Per esempio “L'origine dell’uomo” di Darwin; questo è sicuramente sintomo di una ricerca approfondita e specifica per il concetto originario che l’autore voleva spiegare.

7 capitoli:

  1. L’universo accidentale

  2. L’universo provvisorio

  3. L’universo spirituale

  4. L’universo simmetrico

  5. L’universo smisurato

  6. L’universo regolato

  7. L’universo incorporeo

La mia opinione

Io adoro il numero 7 poiché è il numero della perfezione. Ed è proprio per questo che fin da subito - dalla copertina - ho capito una grande qualità di questo libro: la sua completezza! Ho trovato molto piacevole la lettura di questo testo perché ho percepito una grande capacità di scrittura. Inoltre - anche se non è un romanzo - sono riuscito a immedesimarmi nelle storie raccontate.

L’autore riesce a catturarmi dalle prime parole (ogni capito). E quando sono arrivato neanche a metà di questo libro, è riuscito a commuovermi, per l’efficacia della sua scrittura ma soprattutto, perché Lightman mette in gioco il proprio vissuto («Metterò le carte in tavola. Io sono...» p.55) per dare la migliore spiegazione possibile.

Facendo un paragone: se nel suo libro (Dal big bang ai buchi neri) Hawking approfondisce il rapporto tra scienza e fede, Lightman tratta questo argomento con più grande riguardo, superando di gran lunga gli approfondimenti fatti nel libro di Hawking. «Credere o non credere in un tale Ente è perciò materia di fede.» (p.59).

Il teso afferma che tra scienza e fede, nessuna domina sull'altra perché sono entrambe due strade - quasi complementari - per arrivare alla conoscenza. Il pensiero di Lightman ricorda - vagamente - quello di Galileo (il padre della scienza moderna).

RespirAstronomia?

(Mi piace concepire RespirAstronomia come un bellissimo vaso, quindi, mi chiedo sempre: che cosa la lettura di questo libro aggiunge a RespirAstronomia?)



«...assunto centrale della scienza: tutte le proprietà e tutti gli eventi nell’universo fisico sono governati da leggi e queste leggi sono vere in ogni luogo e in ogni tempo nell’universo. Benché in genere non si parli esplicitamente di questo assunto - il mio tutor per la tesi di dottorato, per esempio, non l’ha mai citato nemmeno una volta ai suoi specializzandi - esso è l’ossigeno invisibile che pressoché tutti gli scienziati respirano.» (p.50-51)

Dire quanto mi ha colpito ed emozionato questa fase risulta per me complicato, ma quel che posso dire - con certezza - è: sono grato di averla trovata; in altre parole, sono felice di aver letto questo libro (dove ho trovato questa perla per la mia filosofia).

Spiega argomenti di astronomia in maniera eccellente. Questo si può vedere per esempio - nel secondo capitolo - quando fa una spiegazione tutta sua della freccia del tempo; il suo modo di spiegare dei concetti è (per i non addetti al lavoro) incredibilmente efficace.

Riporta le sue speranze ma anche le illusioni che ha come essere umano e visto che tratta argomenti che riguardano tutti noi (come per esempio la speranza nell'immortalità) riusciamo a immedesimarci con grandissima facilità. Lightman è un astrofisico e anche un narratore «Alcuni giorni insegnavo Fisica al mattino e Scrittura creativa al pomeriggio» (p.105) è un perfetto connubio tra le due discipline.

Lo consiglio?

Personalmente - come si vede anche qui sopra - ho trovato molto piacevole la lettura di questo libro quindi te lo consiglio vivamente. Ma visto che probabilmente abbiamo gusti differenti… elencherò delle qualità che potresti apprezzare anche tu.

Il testo analizza l'irrazionalità per completare la razionalità; è abbastanza scorrevole nella lettura; ha una buonissima costruzione logica e grammaticale (secondo me impeccabile); impari facilmente grazie alle brevi spiegazioni semplici e funzionali; e per finire - come se non bastasse - è una lettura veloce. Hai d'avvero bisogno di altre motivazioni?

Infine, per farti capire le tematiche che questo saggio affronta, ti consiglio la visione di questo breve video: L'universo è un incidente?



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