Recensione - Alla scoperta di una passione chiamata astronomia

Il titolo del libro è "Alla scoperta di una passione chiamata astronomia", l'autore è Passione Astronomia.

Passione Astronomia è un portale di divulgazione astronomica attivo sia tramite le sue pagine social (seguite da oltre 700.00 follower) sia tramite il suo sito web. Formato da un collettivo di esperti e appassionati di astrofisica.

Analisi del libro

La struttura è ben costruita: le teorie di Aristotele che dimostrano la sfericità della Terra danno inizio al libro e rappresentano il passato dell'uomo, mentre la conclusione tratta dell'esplorazione di Marte che è il futuro prossimo dell'umanità.

Tra le pagine ci sono delle frasi sottolineate che fanno parte del discorso e che permettono al lettore di focalizzarsi sui concetti principali. Questa è una scelta narrativa molto interessante; così come un discorso che sottolinea i concetti fondamentali risulta più accattivante (o meno noioso) allo stesso modo il libro, grazie a questa trovata, scorre meglio e non annoia.

Pag. 99-100, nel terzo capitolo del libro, il ragionamento non funziona. Il ragionamento seguente: Edwin Hubble aveva a disposizione il più grande telescopio dell'epoca, nella comunità scientifica vi era una diatriba (c'era chi pensava che la Via Lattea rappresentasse l'intero universo e c'era chi sosteneva che l'universo andasse oltre i confini della Via Lattea), su una lastra fotografica Hubble identificò una variabile Cefeide e calcolo la sua distanza, si trovava oltre i confini della Via Lattea quindi... l'universo si stava espandendo.

Questo è (circa) il ragionamento che nel libro viene fatto ed è la parte finale che non mi convince. L'espansione dell'universo è una teoria che anche se fatta dallo stesso autore è tutt'altra storia. La conclusione logica che le premesse portavano era che la comunità scientifica, grazie alle ricerche di Hubble, comprese la grandezza dell'universo.

Sommario...

1.  Breve storia della più antica delle scienze
2.  La vita delle stelle e l'origine degli elementi
3.  I grandi telescopi di ieri, oggi e domani
4.  L'esplorazione spaziale
5.  Di vita, ambienti estremi e astrobiologia

La mia opinione

Anche se la foto sulla copertina è molto interessante, la grafica delle scritte - detto francamente - non è granché: ci sono troppi colori e sono abbinati male. Questo è solo un mio gusto personale sull'estetica del libro che ovviamente nulla toglie al contenuto.

Ho gradito molto l'inizio del libro e ancora di più la fine... senza spoilerare, è riuscito a coinvolgermi, con una bella trovata mi ha fatto sentire un pazzo (alla maniera di Einstein) e per essere giunto alla fine mi ha fatto sentire un eroe impavido. È un libro abbastanza impegnativo, di 260 pagine, carico di contenuti e che ti accompagna bene nella lettura.

Io personalmente non avrei intitolato così il capitolo quattro. La corsa allo spazio è un argomento molto ampio e viene riassunto in una/due pagine. Per me un titolo migliore sarebbe stato "Le missioni Apollo", giacché, è su questo che il capitolo si concentra maggiormente.

RespirAstronomia?

(Mi piace concepire RespirAstronomia come un bellissimo vaso, quindi, mi chiedo sempre: che cosa la lettura di questo libro aggiunge a RespirAstronomia?)

Più leggo libri sull'argomento e più i paragoni tra di essi mi vengono naturali, giuro che mi è venuto senza conoscere il diretto collegamento con il libro in questione (p.233); astronomia e laboratorio...

«Ma un astronomo studia oggetti così immensamente lontani e così giganteschi, che esistono in condizioni così estreme, che non può fare degli "esperimenti" su ciò che studia. Non può andare sulla superficie del Sole, che ha una temperatura di circa 6000°C, prenderne un pezzetto, portarlo sulla Terra e analizzarlo. Non può riprodurre una stella in laboratorio per vedere come funziona.» (La sfrontata bellezza del cosmo, di cui trovi la recensione qui)

«Ed è proprio questo il bello, oggi gli astronomi possono analizzare in laboratorio dei veri e propri «pezzi» di stelle passate! Grazie a ciò, sono stati in grado di fare grandi scoperte riguardo l'evoluzione delle stelle AGB...» (A pag. 65 di questo libro)

(Un'immagine del libro)

Qui mi sento obbligato a giustificare la mia scelta. Ho voluto riportare due frasi (che sono chiaramente in contraddizione) per sottolineare quanto complessa sia questa disciplina. In questo modo, vedendo diversi punti di vista, ci si rende conto che non basta certo leggere un libro per "abbracciare" completamente l'astronomia.

Quando si pensa all'astronomia si pensa alla scienza che studia gli astri; è giusto ma non bisogna limitarsi a questa piccola definizione. L'astronomia è una materia trasversale ed è molto bello che in questo libro ci siano spunti molto variegati quali l'origine degli elementi, il programma apollo, l'astrobiologia, ecc.

Lo consiglio?

C'è una sottile ironia, tipica degli astrofili, che è capace di rendere "emotivamente partecipe" il lettore: si troverà di fronte a molti argomenti (di non facile comprensione) tutti legati dalla stessa passione...

Lo consiglio ad altri astrofili, perché sapranno capire certe battutine e certi rifermenti, ma va benissimo anche per dei semplici curiosi che non sanno nulla sull'argomento. Al di là del nome "Passione Astronomia" sono certo che chiunque leggerà questo libro avvertirà la passione con la quale è stato scritto.

Si distingue da un classico libro di divulgazione, proprio perché non ha un tono informale. Secondo me questo è un punto di forza, le tematiche vengono esposte insieme alle opinioni e soprattutto alla passione degli scrittori.

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