La teoria del tutto

Il titolo del film è "La teoria del tutto", il regista è James Marsh.




Questo mese per l'Astrocinema ti propongo un film biografico di un personaggio divenuto iconico, Clicca Qui per vedere il trailer.

Se tratterò di alcuni film è soltanto perché mi voglio focalizzare su alcune riflessioni in campo astronomico. Le immagini sono state estrapolate dalle scene del film.

La trama

Il film racconta la vita personale di Stephen Hawking; colui che ha saputo affrontare molte difficoltà in campo scientifico, ma ancor più le difficoltà nella vita, diventando uno dei personaggi della scienza più conosciuti e amati.

Stephen Hawking conosce Jane Wild a una festa. Dopo quel momento, nasce un amore che riuscirà ad affrontare molte difficoltà; la più grande è sicuramente rappresentata dalla malattia di Stephen. Vediamo anche come, nonostante il minimo sforzo nello studio, Stephen Hawking si stia preparando per la sua tesi di dottorato; tesi che più avanti nella sua vita tenterà di dimostrare.

Gradualmente nella vita di Hawking si manifesta una crescente difficoltà motoria. Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA), una malattia degenerativa e imprevedibile, gli impulsi nervosi non riescono a raggiungere i muscoli e via via costringono Hawking a utilizzare una sedia a rotelle per spostarsi.

La mia opinione

Il più celebre cosmologo era svogliato nello studio. Il suo standard era di un ora al giorno (nonostante frequentasse la prestigiosa università di Cambridge). Nel film è ben rappresentato e questo fatto lo rende indubbiamente più umano, vicino a tutti quegli studenti che aspettano l'ultimo momento per fare le cose 😉.

Mi piace molto la scena in cui Steven Hawking presenta la sua scoperta ad altri scienziati; è successo spesso che, nella storia, le nuove teorie scientifiche facciano fatica ad essere accettate (persino) dagli stessi scienziati. La teoria della relatività di Einstein - giusto per citare una - ha trovato inizialmente molto attrito nella comunità scientifica.

Scena del film "La teoria del tutto" (la comunità scientifica)
(Stephen Hawking che presenta la sua teoria)

Il finale è semplicemente qualcosa di spettacolare! Il film si basa sul tempo, più precisamente sull'idea di riavvolgere il tempo. Per questo, la scelta del finale è stata una scelta più che azzeccata (visto che è un po' la base del film) e poi non ti lascia quel amaro in bocca, anzi; diventa veramente qualcosa di magico grazie a quella meravigliosa colonna sonora.

L'atmosfera che si respira

Tutti a volte siamo indecisi su cosa fare nella nostra vita; però abbiamo tutto il tempo per decidere, no? Hawking, (a 21 anni) secondo i medici, aveva un aspettativa di vita di 2 anni. È vissuto più a lungo e la cosa sorprendente (oltre già a questo) è come abbia voluto usare quel presunto tempo che gli rimaneva: ha voluto indagare i misteri del cosmo!

Come ha fatto Hawking a scrivere un libro se non riusciva a muovere la mano? Scopriamo, grazie a questo film, che la tecnologia gli mise a disposizione un software adatto a questo compito. È bello quindi vedere come Stephen Hawking abbia scritto il suo libro più celebre, che ho avuto il piacere di recensire (in questo post).


Scena del film "La teoria del tutto" RespirAstronomia
(Stephen Hawking che scrive il suo libro)

Può sembrare paradossale che la persona che fatica a compiere le attività più semplici della vita (come alzare una penna) riesca a cogliere i segreti dell'universo, però questo è la forza della fisica; d'altronde lo diceva lui stesso che per sua fortuna era un cosmologo perché qualunque altra professione sarebbe stata impossibile per lui.

Lo consiglio?

Se la vita di Steven Hawking ti ha incuriosito, vorrai di certo vedere questo film. Ma una domanda sorge spontanea: il film è affidabile? Partiamo dalla premessa che s'ispira al libro di Jane (quindi non direttamente alla vita di Hawking). Per certi versi è abbastanza fedele; tuttavia è giusto precisare che il film ha un poco manipolato gli eventi reali.

Per esempio nel film il protagonista viene visitato dopo una caduta. Invece nella vita reale, Hawking, anche dopo due brutte cadute continuava comunque a rifiutare le visite mediche. Questo è stato fatto per migliorare la narrazione e quindi possiamo "chiudere un occhio".

Secondo me non è un film che parla ai più giovani; tratta un po' i temi della vita. Per questo ritengo che la visione di questo film possa essere molto utile a un pubblico più maturo. Lo consiglio vivamente alle persone sopra i diciassette anni, sarà certamente capace di farvi riflettere.


 

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